DONARE IL SANGUE: UN'AZIONE DI ESTREMA CIVILTÀ
Di Aurora De Franco, presidentessa di AVIS Comunale Scilla
In vista della giornata mondiale del donatore di sangue che ricorre il 14 Giugno -data istituita nel 2004 in omaggio dello scopritore dei gruppi sanguigni Karl Landsteiner- è fondamentale alimentare la cultura della sensibilizzazione e focalizzarci sulla promozione del valore della donazione di sangue non retribuita: i donatori devono sapere che il loro è un gesto salvavita!
Donare sangue, se si è in buona salute, è un atto di estrema civiltà.
Dunque, forniamo delle informazioni che possano rassicurare i potenziali donatori relativamente ai loro pur legittimi timori.
Il prelievo di sangue intero ha usualmente una durata di 10 minuti e ,su un adulto che possiede dai 4,5 ai 5,5 Litri di sangue, il volume di sangue prelevato è di 450mL. Il sangue donato si riproduce in breve tempo nel nostro organismo per cui la donazione non mette in pericolo la vita del donatore. Per di più, i vantaggi e i benefici dei donatori sono molteplici, primo fra tutti il monitoraggio dello stato di salute e l'efficace strategia di prevenzione che ne consegue.
È importante ricordare che la disponibilità di sangue, risorsa necessaria ed indispensabile per determinati pazienti, dipende solo dalla disponibilità dei donatori che, cosí, non smettono mai di essere eroi nella vita degli altri. Compiere tale gesto significa allungare la durata e la qualità della vita di chi periodicamente è sottoposto a trasfusioni per patologie importanti (vedi telassemia, anemie croniche, malattie oncologiche ecc).
Risulta evidente, quindi, che l'elemento fondante del dono è la relazione con gli altri, ognuno è importante per l'altro.
La richiesta di sangue non si ferma mai ed oggi la carenza di questa risorsa richiede di essere monitorata. Il calo delle donazioni rischia di mettere in difficoltà il sistema trasfusionale, senza pensare che il periodo estivo è tendenzialmente poco prolifico per le donazioni.
È necessario riflettere su come piccoli gesti della nostra vita quotidiana abbiamo effetti positivi su quella degli altri.
Se servisse a te o ad un tuo caro una trasfusione e non fosse possibile effettuarla per mancanza di sangue come ti sentiresti?
E non dovrebbe essere a noi caro chiunque in questo senso?
Donare è farsi prossimi, non c'è nulla di più reciproco.
