RIALZARSI PIÙ FORTI DI PRIMA
IVAN MIRANDOLI. Lo Sport e la Resilienza
Sappiamo tutti, chi più e chi meno, cosa voglia dire e cosa comporti la parola "trauma": qualcosa che rompe il consueto modo di vivere e vedere il mondo e che ha un impatto negativo sulla persona che lo vive. Gli individui tendono ad affrontare questo evento critico in modi diversi in base al carattere, al contesto sociale, familiare, da altri fattori psicologici che possono indurre a tenere un atteggiamento al superamento negativo o positivo.
È proprio qui che si inserisce il termine "resilienza", proprio per indicare quella capacità di evolvere positivamente, resistere ad un evento dannoso senza lasciarsi travolgere dai problemi.
La sua applicazione può coinvolgere i campi più disparati della nostra società come l'ecologia e la biologia, l'informatica, l'ingegneria, la psicologia e anche lo sport.
Resilienza è volontà, cambiamento, motivazione, determinazione, fiducia; tutte componenti necessarie ed essenziali anche in ambito sportivo, infatti lo sport stesso può essere promotore di questo tipo di atteggiamento.
Questo ambiente aiuta le persone che stanno attraversando un periodo difficile operando sia attraverso una via individuale, in quanto si contribuisce alla maturazione e all'innalzamento dell'autostima, ma anche e soprattutto attraverso una via sociale. Avere il supporto del proprio coach, dei propri compagni di squadra, delle persone che tifano per il soggetto in questione è estremamente importante tanto quanto fare sport di squadra, collaborare, rispettare le regole, non abbattersi per le sconfitte. La resilienza nello sport contribuisce ad imparare ad assumere atteggiamenti positivi applicabili anche in altri contesti sociali, oltre ad essere utile per imparare a vedere le difficoltà della quotidianità come sfide che si possono superare con un po' di volontà e determinazione.